Troppo piccola rispetto a ciò che mi circonda

Essere fragili per me significa provare in tutti i modi ad amare se stessi ma non riuscirci mai abbastanza.

Significa dare sempre molto peso alle parole e ai giudizi degli altri, significa non avere la forza di rispondere quando ci si sente attaccati, significa lottare per stare meglio ma tornare sempre al punto di partenza sentendosi peggio di prima, significa non sentirsi capiti, significa sentirsi spesso fuori luogo, significa sapere cos’è giusto per te ma non riuscire mai a trasformarlo in azione. Significa provare a mettere il proprio bene al primo posto ma subito dopo sentirsi tremendamente in colpa.

Ecco, nella mia vita mi sono sentita spesso così, fragile. Troppo piccola rispetto a tutto ciò che mi circonda, troppo empatica e altruista in un mondo egoista e insensibile. Ma penso anche che essere fragili, e soprattutto riuscire a mostrarsi fragili, in un mondo che tende a nascondere i sentimenti, è tutt’altro che un difetto.

Gisella Bertea

Glossario

1 e 2

Ti racconto la fragilità in cento parole

Io voglio porre l’accento sulla durezza come opposizione alla fragilità.

Quando avevo circa cinque anni, stavo giocando con una bambola di porcellana di mia nonna e mia mamma mi ha raccomandato di non farla cadere perché era fragile.

Partendo da questo, mi ha spiegato che più una cosa è dura, più è  fragile al tempo stesso, mentre qualcosa che è morbido o simile è più resistente.

Mi viene spontaneo fare un’analogia con le persone e, di conseguenza, supporre che, più uno si presenti come un “duro”, più in realtà sia fragile. Nel parlato comune, invece, tendiamo ad associare il termine duro a quello di resistente e quindi opposto al concetto di fragilità, anche se io penso che la vera forza stia proprio nel saper mostrare i lati più fragili della nostra persona.

Gea Canone

Fotografia di Marco Gallian