Il vescovo
«Le persone che si scelgono non si scelgono soltanto, nutrono il dialogo»
Nell’itinerario attraverso le relazioni, mancava un punto di vista: quello di un uomo di Chiesa. Ci è venuto in mente il vescovo di Pinerolo Derio Olivero, lo abbiamo chiamato e ha risposto «Presente!». Chissà quante volte un vescovo entra in contatto con persone che hanno problemi a livello relazionale… «Rispondo rispetto alla mia vita in generale, nel senso che, ora che sto facendo il vescovo, sono un briciolo più tagliato fuori, ma i miei primi trent’anni da prete li ho passati per buona parte a rapportarmi con persone che mi confidavano la loro vita. Anche oggi, come metodo di lavoro, ho scelto di ascoltare chi ha bisogno per almeno un terzo del mio tempo». Il vescovo, in passato, ha trascorso molto tempo in compagnia dei giovani, durante campus estivi rivolti a ragazzi dai 14 ai 18 anni: «Nell’arco di queste esperienze ho visto come le persone che si scelgono non soltanto si scelgono, ma si chiamano e si cercano seriamente. Eppure, capita che fatichino a stare insieme».
Per quali ragioni capita che anche i bei rapporti si perdano? «Una delle ragioni di fondo è non riuscire a capirsi, ad ascoltarsi seriamente e quindi ad essere ascoltati. Non ci si sente più accettati per come si è. Perché senza dialogo non si riescono a mostrare i problemi e quindi non si riescono a risolvere. Una delle cose più tremende che possa capitare a una coppia è quando uno dei due, o entrambi, si sente trasparente agli occhi dell’altro».
Cosa ne pensa dei matrimoni omosessuali? «Non ho nulla in contrario alle relazioni omosessuali – spiega mons. Olivero -, la questione che andrebbe dibattuta è il significato della parola “matrimonio”. Deriva dal latino “matrimonium” , che a sua volta deriva da matris, ovvero madre».
Quale relazione esiste tra le donne e la Chiesa? «I cristiani dovrebbero essere quelli che cercano di adeguare il Vangelo alle loro realtà applicando i principi che Cristo ci ha insegnato. Uno dei principi fondamentali che esiste nel Vangelo, dirompente, è proprio la figura della donna, nel senso che Gesù Cristo, in una società in cui il dialogo con le donne era minimo perché si credeva che non avrebbero capito, sceglie proprio le donne come interlocutore privilegiato. Nel Vangelo ci sono dialoghi con le donne che sono rivoluzionari».
Per il vescovo Derio, il segreto per far funzionare una relazione sta «nell’ascolto e nell’accettazione della diversità. La comunicazione viene data spesso per scontata, in realtà non lo è per nulla e cambia con il variare degli anni. È un addestramento costante che spesso la nostra società non mette sufficientemente in conto. A livello di pensiero noi non accettiamo una verità che è più grande di noi stessi. Il pensiero dominante ci dice che non si può argomentare ormai più in là della propria opinione, questo è falso ed è causa di una profonda solitudine, pratica e intellettuale. Se ognuno lavora soltanto per difendere la propria opinione, e non per capire quella altrui, la ricaduta in ambito relazionale è micidiale».
Matteo Dimartino
«La comunicazione viene data spesso per scontata, in realtà non lo è per nulla e cambia con il variare degli anni. È un addestramento costante»
mons. derio olivero,
VESCOVO DI PINEROLO